SPORT E INCLUSIONE, IL LICEO MORIN APRE UNA STRADA

baskin 3

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Con grande soddisfazione e un pizzico di orgoglio gli studenti della classe 5^G a indirizzo sportivo del nostro Istituto hanno acquisito ( prima scuola in Italia a farlo ) la qualifica di “Aiuto Istruttore di Baskin” .

 Il Baskin è una forma adattata di Pallacanestro in cui giocano alla pari persone normodotate con persone in possesso di qualche forma di disabilità, nell’ottica di un pieno concetto di “Inclusione”.

Il “brevetto” è stato conseguito grazie alla collaborazione con l’EISI ( Ente Italiano Sport Inclusivi , ente riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico ) di cui ringraziamo la Presidente nazionale Prof.ssa Sira Miola ed i suoi validi collaboratori , Lorella Meggiolaro, Daniele Bordignon e Maria Pia  Rodighiero, docenti di Educazione Fisica in “pensione” che dedicano gran parte del loro tempo ed energie allo sviluppo di progetti di inclusione attraverso lo sport.

Il Baskin è, a  nostro modo di vedere , una proposta “geniale” che allargherà presto i propri orizzonti coinvolgendo più discipline sportive e ponendo il mondo dell’inclusione al centro dello “sport per tutti”.

Il percorso “biennale” che ha portato i nostri 30 studenti  ( l’intera classe ) all’acquisizione del brevetto si è sviluppato attraverso lezioni pratiche  nella palestra del nostro Istituto sotto la guida degli esperti dell’EISI e dei proff. Galazzo e Martignon , lezioni ed incontri teorici in classe, per poi culminare con i momenti più attesi e carichi di emozioni, ossia quelli del Tirocinio pratico sul campo che ha visto i nostri ragazzi/e coinvolti a pieno titolo ( con compiti di organizzazione, arbitraggio, coaching, stesura di referti , tutoraggio ecc ) durante la fase finale delle competizioni sportive scolastiche per il Baskin  ( per le scuole medie ) della provincia di Vicenza tenutosi in quel di Caldogno (VI) in data 28.05.2025 .

Il pieno coinvolgimento ( anche a livello emotivo ) dei nostri studenti e il bagaglio di “soft skills”    (competenze trasversali a livello relazionale e comportamentale ) che arrichisce non poco la loro esperienza e crescita personale fanno ben sperare affinchè tale strada intrapresa dai nostri ragazzi nel mondo dell’inclusione possa trovare seguito anche in altre scuole ed istituti al fine di avere uno sport più equo e cittadini più consapevoli.